RESPIGHI: Antiche Arie e Danze

La Boston Symphony Orchestra e il grande direttore giapponese Seiji Ozawa volgono in questo splendido disco la loro attenzione sulle atmosfere intrise di sensualità di uno dei più famosi capolavori del compositore bolognese Ottorino Respighi, una scelta naturale e del tutto logica per questa compagine orchestrale, che nel corso della sua storia si è trasformata in una formazione dal repertorio quanto mai eclettico, conquistando grazie a questa versatilità un ruolo di spicco nel panorama delle orchestre sinfoniche mondiali. Per Respighi lo studio della storia della musica e delle opere dei grandi compositori del passato non era solo un sublime passatempo, ma anche una importantissima fonte di ispirazione, al punto da spingere alcuni musicologi ad affermare che questi suoi interessi diedero un contributo molto concreto alla prassi oggi in gran voga che vede i capolavori degli autori preromantici eseguiti da orchestre tradizionali. Composte tra il 1917 e il 1932, le tre suites Antiche Danze e Arie per liuto sono arrangiamenti molto liberi di brani del XVI e del XVII secolo, che ci permettono di riscoprire ritmi e melodie caduti da tempo immemorabile nell’oblio. Se da un lato Respighi altera il carattere di questi brani utilizzando un’orchestra di grandi dimensioni e dalla timbrica estremamente ricca, un’orchestrazione profondamente diversa e modulazioni armoniche dalle sfumature indiscutibilmente moderne, dall’altro l’arte raffinata degli antichi maestri viene preservata in tutto il suo splendore.

L’SHM-SACD (Super High Material SACD) è la versione più moderna del SACD che sfrutta materiali e tecnologie sviluppati per il SHM-CD per migliorare la risoluzione audio. Questi dischi sono realizzati con un tipo di policarbonato creato per i display a cristalli liquidi, che consente di ottenere una altissima trasparenza sonora e permette ai lettori di leggere il segnale in una maniera estremamente fedele. Questo supporto presenta anche una straordinaria fluidità, che si traduce in un maggiore realismo sonoro. Quello che ha fatto meraviglie con un formato a bassa risoluzione come il CD non può che garantire un enorme miglioramento sonoro con un supporto ad alta risoluzione come il SACD. Tra le caratteristiche più importanti di questi SHM-SACD vanno citati il layer a due canali, che assicura una riflettenza più che sufficiente e non comprime il file DSD, l’etichetta del disco stampata con uno speciale inchiostro verde chiamato Onsho Shiyou, che minimizza la dispersione del riflesso, e l’accuratissima scelta dei master, che comprendono sia files DSD già esistenti sia conversioni di nastri analogici.

Boston Symphony Orchestra, Seiji Ozawa, direttore

Ottorino Respighi (1879-1936)

Antiche Danze e Arie per liuto

- Suite n. 1

- Suite n. 2

- Suite n. 3