CHARLES MINGUS: East Coasting

Charlie Mingus è conosciuto soprattutto per le sue opere brillanti, intense e molto innovative. Se messo a confronto con questo giudizio, East Coasting può sembrare un album delicato, anche se le prime impressioni si rivelano spesso ingannevoli. Nei sei brani in programma si percepisce chiaramente lo stile di Mingus; in particolare, il trombone, il batterista Danny Richmond e naturalmente le travolgenti ondate di emozioni tipiche del grande contrabbassista. In questo album Mingus è affiancato da alcuni dei suoi musicisti più fedeli, fatta eccezione per il pianista Bill Evans, che non potrebbe essere definito “soul” nel senso più letterale del termine, ma il cui stile introverso e ricco di sensibilità si sposa alla perfezione con la concezione musicale di Mingus. La sua interpretazione di “West Coast Ghost” (secondo molti il brano più bello dell’album) e di “Celia” costituisce la prova migliore della capacità di Evans di comprendere la visione musicale di un altro artista e di adattarsi nel migliore dei modi al suo stile esecutivo. Sotto il profilo stilistico, East Coasting può essere considerato una sorta di archetipo delle registrazioni jazz degli anni Cinquanta. Questo disco potrebbe essere ascoltato in un attico riadattato a camera da letto, dove potrebbe vivere un artista o un’anima solitaria, e incarna esattamente il genere di musica che il jazz potrebbe o dovrebbe essere. Nel complesso, questo disco costituisce un must assolutamente imperdibile sia per gli appassionati del grande jazz sia – soprattutto – per i giovani che hanno letto il celebre romanzo On the Road di Jack Kerouac e che hanno deciso di scoprire l’universo del jazz di quegli anni. Sotto questo aspetto East Coasting consentirà loro di scoprire un lato quasi sconosciuto della creatività americana. «Questo disco allarga le frontiere del bop, non appare mai prevedibile e merita di essere acquistato per apprezzare una serie di brani quanto mai stimolanti» (Scott Yanow, allmusic.com).

 Charles Mingus, contrabbasso

Clarence Shaw, tromba

Jimmy Knepper, trombone

Shafi Hadi, sax tenore e sax contralto

Bill Evans, pianoforte

Dannie Richmond, batteria