ANDREW HILL: Point of Departure (UHQ)

Un nuovo titolo della Blue Note su UHQCD

Il meglio del meglio della riproduzione digitale

Il disco può essere ascoltato su qualsiasi lettore CD

In Andrew Hill, Alfred Lion credette di aver trovato un nuovo pianista e compositore in grado di rivaleggiare in carisma e originalità con il leggendario Thelonious Monk. Hill debuttò nel catalogo della Blue Note nel 1963 con un impressionante sfoggio di creatività, che portò alla realizzazione nel giro di appena cinque mesi di ben quattro album desinati a diventare classicissimi del jazz, Black Fire, Smoke Stack, Judgement e Point of Departure, il suo massimo capolavoro. Registrato nel marzo del 1964, Point of Departure contribuì a espandere l’orizzonte artistico di Hill con una band formata da sei strumentisti dalle caratteristiche molto diverse, che comprendeva un frontman eccezionale come il grande Eric Dolphy al sax contralto, al flauto e al clarinetto basso, il tenorsassofonista Joe Henderson, il trombettista Kenny Dorham, oltre al contrabbassista Richard Davis e il batterista Tony Williams. Questo eccezionale sestetto fissò su disco indimenticabili reinterpretazioni di brani famosi come “Refuge”, “New Monastery”, “Flight 19” e “Dedication”.

Gli UHQCD sono conformi alle specifiche CD e sono riproducibili sui tradizionali lettori di CD audio esistenti. Il processo di produzione del disco (di nuova concezione) evita il mascheramento della qualità del suono e offre un elevato piacere d’ascolto dell’audio di alta qualità, molto simile a quella che caratterizza il Crystal Disc.

I CD audio convenzionali vengono prodotti utilizzando la tecnica dello stampaggio a iniezione per formare una serie di “pit” (incavi) che rappresentano i dati. La piastra metallica su cui si formano gli incavi che rappresenta l’informazione audio viene utilizzata come matrice. Il policarbonato viene fuso ad alta temperatura e versato nello stampo per duplicare i “pit” sullo stampo.

Questo metodo è efficiente perché permette la produzione di massa ad alta velocità, ma non consente la duplicazione perfettamente accurata o una completa duplicazione degli incavi (“pit”) da parte del sistema di stampaggio. Quando è fuso, il policarbonato è piuttosto viscoso e quindi non può penetrare completamente in ogni minuscolo incavo. Abbiamo cercato di ricreare le microscopiche forme utilizzando il policarbonato di alta qualità utilizzato nei pannelli LCD, ma il risultato non si è rivelato perfetto.

Nel nuovo metodo che abbiamo sviluppato, tuttavia, abbiamo usato un fotopolimero anziché del policarbonato per replicare finemente gli incavi. Nel loro stato normale, i fotopolimeri sono liquidi, ma una delle loro proprietà caratteristiche è che si induriscono quando vengono esposti alla luce di determinate lunghezze d'onda. Sfruttando questa proprietà, siamo riusciti finalmente a ottenere la perfetta replica di incavi finemente dettagliati. I fotopolimeri allo stato liquido sono in grado di penetrare negli angoli più piccoli delle fosse dello stampatore in modo che il disegno degli incavi sia riprodotto con un livello estremamente alto di precisione. In questo modo, siamo riusciti ad ottenere dei risultati di un livello impossibile da ottenere utilizzando la tecnologia di produzione CD convenzionale.

Andrew Hill, pianoforte; Kenny Dorham, tromba; Eric Dolphy, sax contralto; Joe Henderson, sax tenore e flauto; Richard Davis, contrabbasso; Tony Williams, batteria

Refuge

New Monastery

Spectrum

Flight 19

Dedication