ART BLAKEY AND THE JAZZ MESSENGERS: Olympia Concert - 1958 (mono)
Esecutore: Art Blakey and The Jazz Messengers
Autore: Art Blakey And The Jazz Messengers
Numero dischi: 2
Barcode: 3770010277156
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Rimasterizzazione effettuata a partire dai nastri analogici mono originali
Taglio delle lacche effettuato da Kevin Gray presso il Cohearent Mastering
Stampa effettuata dalla Optimal, in Germania
Lussuosa copertina apribile con fotografie di Jean-Pierre Leloir
«Non ho mai suonato per un pubblico così» dichiarò Art Blakey in lacrime. Era il 22 novembre 1958 ed era appena sceso dal palco dopo aver tenuto uno dei concerti dei Mercoledì del Jazz all’Olympia di Parigi. Per essere la loro prima esibizione, i Jazz Messengers avevano fatto un’ottima impressione. Non contenti di aver trascinato una folla immensa sul Boulevard des Capucines (la richiesta era così grande che fu necessario organizzare un secondo concerto il 17 dicembre), Blakey e i Jazz Messengers convertirono tutti alla religione dell’hard bop con due cofanetti in cui, uniti in una sorta di comunione esultante, jazzisti, jazzofili e curiosi si erano raccolti insieme in un clima di grande euforia, senza nemmeno badare troppo alla presenza di Brigitte Bardot accompagnata da Sacha Distel. Quella sera la Blues March arrivò quasi al punto di sostituire l’inno della Marsigliese (e “Moanin’ the Oignons”). Eppure nessuno dei componenti del gruppo era mai stato a Parigi. Ci sarebbero arrivati più tardi, ma per il momento erano perfetti sconosciuti. Non solo estranei al pubblico, ma sconosciuti anche a un gruppo consistente di appassionati di jazz: il numero successivo della rivista Jazz Hot (in gran parte dedicato a loro) arrivò come un fulmine a ciel sereno... Nel frattempo, la fiamma accesa all’Olympia si era spenta e Blakey si era trasferito al Club Saint. Germain per accenderne altre; lì, ogni suo concerto avrebbe potuto essere un remake della famosa scena della cabina in Una notte all’opera dei fratelli Marx...
Tra i maggiori successi dei Jazz Messengers, solo “Moanin” si avvicina a “Blues March”. Costruito alla maniera di un gospel, con il pianoforte nel ruolo del predicatore e l’orchestra in quello della congregazione, che scandisce il sermone con grida di approvazione, il tema era del pianista Bobby Timmons, il cui spirito focoso si spiega con la sua formazione musicale: «[…] il fatto di aver suonato R&B ha avuto una grande influenza sul mio stile e per me è la base del jazz». “Moanin” aveva mandato letteralmente in visibilio i fan dell’Olympia e aveva persino incuriosito Hugues Panassié, che si trovava per caso a passare di lì (il bop, in qualsiasi forma, non è certo il suo genere): fu spinto ad andare dietro le quinte e a chiedere cosa avesse sentito... Decisamente, nel 1958, i Jazz Messengers facevano miracoli!
Registrazione effettuata a Parigi il 22 novembre e il 17 dicembre 1958
Edizioni originali: LP Fontana 680.202 ML & EP Fontana 460.642 MR
Art Blakey, The Jazz Messengers
Lato A
Just by Myself
I Remember Clifford
Are You Real
Lato B
Moanin’
Justice
Lato C
Blues March
Whisper Not
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