Brian Lynch Afro Cuban Jazz Orchestra: Bolero Nights - for Billie Holiday

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Una magistrale combinazione di ritmi latini e di vigorose improvvisazioni jazz su SACD Single Layer della Venus Records

Il trombettista Brian Lynch può vantare al suo attivo una luminosa carriera, che ha avuto inizio con i Jazz Messengers di Art Blakey e che oggi lo vede militare nel Phil Woods Quintet. Nel frattempo, ha portato avanti numerosi progetti di alto profilo e registrato come leader parecchi album di notevole interesse, che hanno contribuito a renderlo tra i trombettisti jazz più affermati e richiesti degli Stati Uniti. Tra le sue caratteristiche salienti meritano di essere citate la profonda conoscenza e la grande familiarità con il jazz latino, qualità che ha acquisito grazie al trombettista brasiliano Claudio Roditi e che in seguito ha sviluppato e affinato tramite proficue collaborazioni con molti musicisti cubani, brasiliani e portoricani.

La Brian Lynch Afro Cuban Jazz Orchestra rappresenta il culmine più tangibile di questo ambizioso progetto artistico. A seconda della necessità, questa band dall’organico relativamente ridotto – che comprende cinque tra ottoni e sassofoni, un pianista, un contrabbassista e due percussionisti – può sfoggiare senza il minomo problema un sound imponente ed espansivo, oppure un panneggio sonoro più intimo e delicato. Come si può notare dai bolero dall’andamento lento o moderato presenti in questo imperdibile disco, la Brian Lynch Afro Cuban Jazz Orchestra è in grado di esprimere un mix assolutamente esemplare di ritmi autenticamente latini e di vigorose improvvisazioni jazz.

Come se questo non fosse già più che sufficiente per giustificare l’acquisto di questo disco, il boss di lunga data di Lynch, nonché leggendario solista di sax contralto Phil Woods si esibisce in una serie di brillanti assoli in “Celia”, “I’m a Fool to Want You” e “You’ve Changed”.

«Spaziando ecletticamente da brillanti mambo a brani dal carattere sereno e introspettivo, questa band lascia veramente il segno in una serie di brani intensi ma definiti con estrema chiarezza, che Lady Day avrebbe sicuramente eseguito con una lacrima di commozione, la stessa lacrima che tutti noi non possiamo evitare di versare ascoltando questo disco» (Michael G. Nastos, allmusic.com).

Brian Lynch, tromba e flugelhorn; Phil Woods, sax contralto; Ivan Renta, sax contralto; Alan Hoffman, sax tenore; Marshall Gilkes, trombone; Ron Blake, sax baritono; Zaccai Curtis, pianoforte; Boris Kozlov, contrabbasso; Little Johnny Rivero, conga, bongo e percussioni; Marvin Diz, tamburo e batteria

Afinque

La Sitiera

Celia

Fire Waltz

Delilah

I’m A Fool To Want You

You’ve Changed