EMERSON LAKE & PALMER: Tarkus (Edizione Limitata numerata)

LP da 180 grammi in edizione limitata e numerata

La leggendaria Tarkus di Emerson, Lake & Palmer

Il celebre album del 1971 con la teatralissima title track, brillanti arrangiamenti e l’iconica copertina

Rimasterizzazione effettuata presso lo studio californiano della Mobile Fidelity

Stampa effettuata presso la Fidelity Record Pressings

Una riedizione dall’incomparabile resa dei dettagli e una definizione semplicemente eccezionale

Con ogni probabilità, Tarkus è il solo album mai realizzato che unisce la stella del jazz Dave Brubeck, il compositore russo Sergei Prokofiev, il celebre ingegnere del suono Eddy Offord, il compositore argentino Alberto Ginastera, il genio americano Frank Zappa e il vertice della musica classica di tutti i tempi Johann Sebastian Bach. A dispetto della sua scrittura personale, ambiziosa e decisamente complessa, il secondo album realizzato dalla premiata ditta Emerson, Lake & Palmer è un disco molto accessibile, che ottenne un successo travolgente. Tarkus si insediò immediatamente al primo posto della classifica degli album del Regno Unito ed entrò stabilmente nelle Top 10 delle hit-parade degli Stati Uniti. Questo album del 1971 ebbe anche il merito di consacrare Emerson, Lake & Palmer nel panorama concertistico internazionale e ottenne una straordinaria visibilità a livello planetario grazie alla sua iconica copertina.

Rimasterizzata presso lo studio californiano della Mobile Fidelity, stampata presso la Fidelity Record Pressings e presentata in una lussuosa copertina realizzata dalla Stoughton Printing, questa riedizione di Tarkus su LP da 180 grammi a 33 giri a tiratura limitata e numerata realizzata dalla Mobile Fidelity presenta questo album vincitore del Disco d’Oro con una qualità realmente audiophile. Grazie a una immagine sonora chiara, perfettamente bilanciata e dalle dinamiche molto ampie, questa riedizione da collezionisti rende pienamente omaggio all’altissima qualità con cui venne eseguito e registrato questo vero e proprio caposaldo del rock degli anni Settanta. Infatti, grazie al vinile nero, a superfici incredibilmente silenziose e a un’eccezionale definizione, questa ristampa esalta al massimo grado la definizione tonale di ogni strumento e l’inarrivabile musicalità di Emerson, Lake & Palmer.

Le caratteristiche salienti – tra cui le strutture ritmiche, le sfumature sonore, gli effetti, le melodie e i sapienti cambi di tempo – presenti in ogni brano e l’interazione del trio sono rese in un palcoscenico sonoro molto ampio e riprodotte in maniera incredibilmente dettagliata. In particolare, apprezzerete sicuramente il grado di separazione, l’immagine e il timing che contribuiscono a rendere ogni brano coinvolgente e realistico. Questi riferimenti sonori si estendono al sintetizzatore Moog ispirato al tubo da snorkelling di “Aquatarkus”, all’organo a canne della St. Mark Church di “The Only Way (Hymn)” e alle improvvisazioni e alle urla nella spensierata “Are You Ready Eddy?”.

Ancorato dal teatrale brano che dà il titolo all’album, una vera e propria epopea della durata di quasi 21 minuti che racconta la vita dell’armadillo dalla nascita alle conseguenze della sua sconfitta in una battaglia con un manticora, Tarkus ha creato una breve frattura nella chimica allora fiorente del supergruppo, per via delle scelte strutturali e della direzione perseguite dal tastierista Keith Emerson con “Tarkus”.

Basata su tempi in 10/8 e 5/4, la suite, di grande destrezza, inizialmente frustrò il chitarrista e cantante Greg Lake, che però ben presto si convinse sia a suonarla sia a scriverne il testo contro la guerra. Un viaggio in sette parti in cui pace e violenza, calma e clamore, fioriture e marce si dispiegano all’interno di una struttura sonora metaforica, “Tarkus” si profila come una delle migliori opere prog mai eseguite.

Il secondo lato dell’album mette in risalto l’ampia gamma espressiva di Emerson, Lake & Palmer con brani concisi e, in due punti, il loro spiccato senso dell’umorismo. Realizzato e inserito in Tarkus per concedere agli ascoltatori una pausa dopo l’impegnativo brano di apertura, “Jeremy Bender” si sviluppa con le tipiche sonorità di un pianoforte honky-tonk e battiti di mani percussivi. Omaggio a “Count Down” di Brubeck, la travolgente “Bitches Crystal” mette in mostra le impeccabili abilità pianistiche di Emerson. Il tastierista è protagonista anche in “The Only Way (Hymn)”, un brano che fonde audaci riflessioni religiose con un passaggio allo strumentale jazzistico “Infinite Space”.

Privo di assoli di batteria, ballate acustiche e interludi cerebrali, Tarkus si differenzia dal suo altrettanto apprezzato predecessore, ma vede Emerson, Lake & Palmer tornare a dare il meglio di loro come band apparentemente in grado di suonare qualsiasi stile a qualsiasi ritmo. Riflettendo sull’album più di 40 anni dopo, Emerson ha giustamente affermato: «Questo disco ha offerto molto per il progresso dei musicisti. Se qualcuno vuole avvicinarsi alla musica rock progressiva [...] questo album fornisce gli elementi necessari. Tarkus offre davvero molto».

Questo vale anche per la vivace copertina realizzata da William Neal. Nato da uno scarabocchio piuttosto innocuo, il disegno finale – che omette in modo memorabile il nome della band, contiene i resti scheletrici di una lucertola e raffigura un famoso armadillo dagli occhi rossi trasformato in un carro armato ibrido dotato di mitragliatrici e cingoli – riflette la trama del brano che dà il titolo all’album e si integra alla perfezione con gli altri disegni narrativi di Neal presenti nella copertina. Dalla prima all’ultima nota, dalla copertina all’illustrazione finale, Tarkus è un capolavoro completo.

Emerson Lake & Palmer

Lato A

Tarkus

Eruption

Stones of Years

Iconoclast

Mass

Manticore

Battlefield

Aquatarkus

Lato B

Jeremy Bender

Bitches Crystal

The Only Way (Hymn)

Infinite Space (Conclusion)

A Time and a Place

Are You Ready Eddy?