Questa splendida antologia consente allascoltatore più curioso i raffinati stili di compositori come John Blow, John Dowland, Thomas Campion, William Lawes ed Henry Purcell, proponendo una ricca silloge di lute songs e di brani per liuto solo. Con questo disco la Hyperion si è posta gli obiettivi di spingersi oltre i brani più noti per controtenore e liuto del Rinascimento inglese e di riportare ala luce una serie di pagine virtualmente sconosciute che non mancheranno di incantare anche gli appassionati più esigenti. Robin Blaze e Liz Kenny hanno eseguito questo programma in concerto più volte riportando sempre un grandissimo successo. «Robin Blaze ha tutte le carte in regola per sfatare i numerosi pregiudizi ancora esistenti [sul conto dei controtenori], soprattutto grazie a un recital dal programma sapientemente variegato come questo. Blaze è in grado di enfatizzare al massimo le sfumature di questi lavori non solo con la sua perfetta dizione ma anche con continue variazioni timbriche che mantengono sempre ben desta lattenzione del pubblico [] Il programma comprende troppe gemme per poterle enumerare tutte [] Un disco semplicemente superbo. Un altro grande successo per due dei più brillanti artisti inglesi oggi in circolazione» (Gramophone) «Robin Blaze possiede la versatilità e una gamma di nuances sufficientemente vasta per eseguire nel modo migliore questo repertorio quanto mai eclettico, mentre leccezionale definizione del suo timbro controtenorile riesce a esaltare al massimo grado brani come The delights of the bottle [] Nel complesso si tratta di un recital di altissimo livello» (International Record Review) «Ammiro moltissimo Robin Blaze, cantante in possesso di un timbro estremamente naturale, di una tecnica di grande raffinatezza e di una spiccata musicalità. Con la sua emissione delicata, Blaze riesce a comunicare all'ascoltatore l'essenza più intima di ogni brano [...] Un'esperienza d'ascolto deliziosa e molto coinvolgente [...] che mi ha incantato» (Gramophone Early Music) «Un disco raccomandabile sotto tutti i punti di vista [...] In particolare, non mi stancherei mai di ascoltare la meravigliosa versione dell'aria By beauteous softness tratta dall'Ode per il compleanno della regina Mary del 1689 [...] Lo stile esecutivo di Blaze è sorretto da una grandissima padronanza tecnica che, unita alla sua innata intelligenza letteraria e alla straordinaria bellezza della sua voce, rende questo titolo della Hyperion uno dei migliori recital di questo particolare ambito repertoriale» (BBC Music Magazine) «Un disco eseguito in maniera davvero meravigliosa [...] Tra i controtenori dell'ultima generazione, Robin Blaze rientra senza dubbio nel novero dei migliori. Il cantante inglese possiede infatti un'espressione molto intensa, un'intelligenza musicale poco comune e un sicuro buon gusto nello sfruttare fino in fondo anche le più piccole sfumature della sua splendida voce» (BBC Music Magazine).
Tracklist
Robert Johnson (ca 1583-1633)
Full fathom five
Where the bee sucks
Fantasia per liuto solo
Anonimo
The Last of the Queenes Maskes
Thomas Campion (1567-1620)
Fair, if you expect admiring
John Dowland (1563-1626)
In darkness let me dwell
Time stands still
Behold a wonder here
William Lawes (1602-1645)
Why so pale and wan, fond lover?
He that will not love (Persuasions not to Love)
Im sick of love (To Sycamores)
Gather ye rosebuds (To the Virgins, to make much of Time)
John Danyel (1564-1626)
Rosa per liuto solo
Can doleful notes?
Henry Purcell (1659-1695)
Riggadoon Z653 per liuto solo
Ah how pleasant tis to love Z353 per liuto solo
Lilliburlero Z646 per liuto solo
Tis Natures voice
Be welcome then great Sir
Still Im wishing Z627 per liuto solo
Sefauchis Farewell Z656 per liuto solo
By beauteous softness
Matthew Locke (1621-1677)
The delights of the bottle
Pietro Reggio (1632-1685)
Arise, ye subterranean Winds
John Banister (ca 1625-1679)
Come unto these yellow sands
Where the bee sucks
Dry those eyes
Full fathom five
Give me my lute
John Blow (1649-1708)
Lovely Selina