

Esecutore: Terry Riley, Sassofono
Autore: Terry Riley
Numero dischi: 1
Barcode: 5060149621912
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In C è un brano di musica semi-aleatoria composto da Terry Riley nel 1964 per qualsiasi numero di musicisti, anche se egli stesso consiglia "un gruppo di circa 35, ma funziona anche con gruppi più o meno numerosi".[1]
È una risposta alle tecniche accademiche astratte e seriali usate dai compositori della metà del ventesimo secolo ed è spesso citata come la prima composizione minimalista.
In C consta di 53 frasi musicali numerate e brevi, che durano da mezzo a 32 battiti; ogni frase può essere ripetuta un numero arbitrario di volte. Ogni musicista ha il controllo di ogni frase da lui suonata: gli esecutori sono invitati a suonare le frasi iniziando in momenti differenti, anche se stanno suonando la stessa. Le indicazioni di direzione affermano che l'ensemble musicale dovrebbe tentare di tenere una distanza di due o tre frasi. Le frasi devono essere suonate in ordine, tuttavia alcune possono anche essere saltate. Come riportato in alcune edizioni dello spartito, è abitudine che un musicista suoni la nota Do (C in inglese, da cui il titolo) in ottavi ripetuti; tale compito è tipicamente svolto dal piano o da uno strumento a percussione intonato. Ciò ha la funzione di metronomo e viene identificato come "L'impulso".
In C non ha una durata definita; le esecuzioni possono durare dai qualche decina di minuti a qualche ora, nonostante Riley indichi che "le performance normalmente spaziano in media tra i 45 minuti e un'ora e mezza".Anche il numero di esecutori può variare da una performance all'altra. La registrazione originale del pezzo è stata creata da 11 musicisti tramite sovraincisioni e l'utilizzo di diverse dozzine di strumenti.
Il pezzo inizia con un accordo di Do maggiore (pattern da 1 a 7) con un'enfasi particolare sulla mediante Mi e l'entrata della nota Fa che inizia una serie di lente progressioni verso altri accordi, che suggeriscono alcune sottili e ambigue variazioni di chiave - l'ultimo pattern è un'alterazione fra Si♭ e Sol. Nonostante sia di primario interesse l'esecuzione polifonica delle frasi, ognuna sull'altra o ancora su se stessa, con differenti spostamenti ritmici, il pezzo può essere considerato eterofonico.