FREDDIE HUBBARD: Breaking Point

Esecutore: Freddie Hubbard, tromba; James Spaulding, sax contralto e flauto; Ronnie Mathews, piano; Eddie Khan, Contrabbasso; Joe Chambers, batteria

Autore: Freddie Hubbard

Numero dischi: 1

Barcode: 0602435519821

LP
Jazz
2022
BNTP31501
2022-07-01
52,00 €
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LP da 180 grammi

Rimasterizzazione effettuata da Kevin Gray presso il Cohearent Audio a partire dai nastri originali

Stampa effettuata presso la RTI

Nuova uscita della acclamata collana Tone Poet Audiophile Vinyl Series

La Blue Note Records ha annunciato il proseguimento dell’acclamata collana Tone Poet Audiophile Vinyl Reissue Series, una notizia che è stata accolta con unanime entusiasmo dagli audiofili di tutto il mondo. Lanciata nel 2019 per celebrare l’80° anniversario della fondazione dell’etichetta, la serie Tone Poet è prodotta da Joe Harley (Music Matters) e presenta ristampe su vinile audiophile da 180 grammi interamente analogiche, rimasterizzate a partire dai nastri originali da Kevin Gray del celebre studio Cohearent Audio. Tutti i dischi della collana sono realizzati dalla RTI di Camarillo, California, e presentati in lussuose copertine gatefold vecchio stile stampate dalla Stoughton Printing. Tutti i titoli vengono accuratamente selezionati da Harley e comprendono la crème de la crème del catalogo Blue Note, insieme a classici sottovalutati, standout più recenti e album di altre etichette fiorite sotto l’ombrello della Blue Note, tra cui la Pacific Jazz e la United Artists Records. Ogni aspetto di queste nuove uscite Blue Note/Tone Poet è stato curato in modo da raggiungere il più alto standard qualitativo possibile. Questo significa che – per quanto possiate cercare – non riuscirete mai a trovare una versione migliore. Questi dischi sono semplicemente irraggiungibili.

Sebbene abbia preso attivamente parte alla realizzazione di alcuni degli album più rivoluzionari delle avanguardie jazz degli anni Sessanta, tra cui Free Jazz di Ornette Coleman e Ascension di John Coltrane, per i suoi dischi Freddie Hubbard è sempre rimasto legato ai generi mainstream. Secondo molti addetti ai lavori, nessun disco riuscirebbe a cogliere la stupefacente versatilità e l’inarrivabile ispirazione del trombettista con maggiore immediatezza di Breaking Point, album che fu registrato nel maggio del 1964, poco dopo la decisione presa da Hubbard di lasciare i Jazz Messengers di Art Blakey per fondare una band tutta sua.

In questo album contenente sei brani (cinque dei quali scritti da Hubbard), il suo nuovo quintetto – formato da James Spaulding al sassofono contralto e al flauto, Ronny Mathews al pianoforte, Eddie Kahn al contrabbasso e Joe Chambers alla batteria – si inoltra con assoluta sicurezza in un vastissimo ambito stilistico. Nel solo straordinario brano che dà il titolo all’album, la band passa con incredibile nonchalance da ardite esporazioni nel campo del free jazz a divertenti movenze calypso, per tornare infine al free jazz. Gli altri brani in programma passano in rassegna il jazz modale (“Far Away”), il blues (“Blue Frenzy”) e ballate di straordinaria bellezza (“Mirrors” di Joe Chambers), dando vita a uno degli album artisticamente più felici di Hubbard tra quelli contenuti nel formidabile catalogo della Blue Note.

Freddie Hubbard, tromba; James Spaulding, sax contralto e flauto; Ronnie Mathews, pianoforte; Eddie Khan, contrabbasso; Joe Chambers, batteria

Lato A

Breaking Point

Far Away

           

Lato B

Blue Frenzy

D Minor Mint

Mirrors

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